Se a ciò aggiungiamo che la necessaria opera d’irrigazione contribuisce a fornire una delle due condizioni utili ad innescare il rischio di attacco fungino (ovvero l’umidità al suolo, mentre l’altra è naturalmente la temperatura, tipica del periodo), comprendiamo quanto i mesi estivi risultino essere i più delicati nell’intero anno.
Ciò premesso, il piano fertilizzante prediligerà l’apporto in potassio, elemento che condiziona positivamente la capacità di suzione, regolando la dinamica d’apertura e chiusura stomatica ed il potenziale idrico radicale.
Per contro, dovrà essere eliminato l’azoto prontamente solubile (potenziale “innesco” di attacchi fungini) ed il fosforo, che altrimenti agevolerebbe la radicazione delle infestanti annuali o perenni.